Data center e Intelligenza Artificiale: una nuova vita per le aree industriali dismesse

Rigeneriamo il passato per costruire il futuro digitale.

Studio GAMMIERI: progetta per il domani

L’Intelligenza Artificiale si prepara a guidare trasformazioni economiche epocali, i data center sono il nuovo tessuto produttivo.

Ma per costruire un futuro competitivo, serve agire su due fronti: infrastrutture digitali e rigenerazione territoriale. Unire queste esigenze può trasformare siti industriali dismessi in hub di innovazione sostenibile.

Perché investire in data center?

I data center sono le nuove fabbriche dell’economia digitale. Ospitano la potenza computazionale necessaria per l’elaborazione di dati, l’addestramento di modelli di IA, e la gestione di applicazioni sempre più avanzate. In un contesto in cui la competitività si gioca sulla capacità di elaborare e interpretare dati in tempo reale, disporre di data center sul territorio nazionale significa attrarre investimenti, creare occupazione e trattenere competenze strategiche.

Ma questa nuova industrializzazione digitale può e deve avere una seconda funzione nobile: ridare vita a luoghi abbandonati dalla vecchia economia industriale.


Dalle cattedrali abbandonate dell’industria alle cittadelle dell’intelligenza

Molte aree del nostro Paese, soprattutto nel Centro-Sud, sono segnate da una desertificazione produttiva.

Capannoni abbandonati, impianti dismessi, infrastrutture logistiche sottoutilizzate: un patrimonio inutilizzato, ma non privo di potenziale.

Proprio queste aree possono diventare il terreno ideale per ospitare data center di nuova generazione, grazie a:

  • ampia disponibilità di spazio a costi contenuti,

  • connessioni viarie e ferroviarie esistenti,

  • assenza di conflitti urbanistici in contesti già a destinazione industriale.

La riqualificazione di questi siti rappresenterebbe una nuova occasione di sviluppo economico locale, in grado di attrarre:

  • operatori tecnologici,

  • fornitori di energia,

  • imprese dell’indotto digitale.


Energia sostenibile per un futuro digitale

Un aspetto cruciale è quello dell’approvvigionamento energetico. I data center sono asset ad alta intensità elettrica. Ma proprio per questo, possono diventare strumenti per:

  • sfruttare la sovrapproduzione di energia rinnovabile (eolico e fotovoltaico) in alcune aree depresse del paese,

  • stabilizzare la rete elettrica attraverso sistemi di accumulo e gestione intelligente dei carichi,

  • valorizzare investimenti in impianti green che altrimenti rischierebbero di non trovare sbocchi economici.

In altre parole, trasformare un potenziale problema – il surplus di produzione – in un’opportunità di sistema.


Un progetto per il sistema Paese

L’investimento nei data center non è solo un tema tecnologico: è una politica industriale. È la possibilità di:

  • riposizionare aree escluse dai circuiti economici,

  • stimolare filiere locali in chiave 4.0,

  • ridurre la dipendenza infrastrutturale da altri Paesi,

  • dare nuova vita al patrimonio edilizio industriale esistente.

In questo scenario, lo Studio GAMMIERI srl si propone come interlocutore tecnico per analizzare, progettare e guidare interventi di riqualificazione orientati alla nuova economia digitale.


Rigenerare il passato per costruire il futuro

Riqualificare aree dismesse per ospitare i data center del futuro non è solo un investimento strategico: è un atto di visione e responsabilità verso il territorio, l’ambiente e le generazioni future.

L’Italia ha le competenze, le risorse e le aree adatte per farlo. Serve solo il coraggio di crederci.


🏗️ Casi studio e buone pratiche

🇮🇹 Ex stabilimento industriale – Bologna

Nel 2023, un’ex area industriale dismessa è stata trasformata in un green data center grazie a una partnership tra pubblico e privato. L’intervento ha incluso:

  • riconversione dell’involucro edilizio esistente,

  • impianti fotovoltaici e raffrescamento ad acqua,

  • certificazione LEED Gold.

🇸🇪 Data Valley – Luleå, Svezia

In una regione remota con sovrapproduzione idroelettrica, è nato un polo di data center green, grazie all’integrazione di:

  • energie rinnovabili locali,

  • raffreddamento naturale a bassa latitudine,

  • riutilizzo del calore prodotto per il teleriscaldamento urbano.

🇮🇪 Dublino Tech Park

L’Irlanda ha incentivato lo sviluppo in aree ex-industriali attraverso agevolazioni fiscali, uso di reti in fibra e impianti a ridotto impatto ambientale.


🌱 Un’occasione per il sistema Paese

Trasformare una ex centrale, magari in disuso, in un hub per l’Intelligenza Artificiale significa:

  • valorizzare aree oggi marginali,

  • attivare nuovi flussi occupazionali e di investimento,

  • ottimizzare l’uso di energia prodotta localmente (es. fotovoltaico o eolico),

  • ridurre il consumo di suolo attraverso rigenerazione e riuso.


📌 Riferimenti normativi e strumenti di pianificazione

La normativa italiana ed europea offre strumenti concreti per promuovere questi interventi:

  • PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) – Missione 1 e Missione 2:

    • Investimenti in infrastrutture digitali e cloud sovrano.

    • Interventi di rigenerazione urbana e riuso del suolo.

  • Legge n.120/2020 (Semplificazioni):

    • Accelerazione delle autorizzazioni per opere strategiche, inclusi data center.

  • D.lgs. 199/2021:

    • Favorisce l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili, inclusa per impianti energivori come i data center.

  • Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale (2022):

    • Invita a localizzare infrastrutture tecnologiche sul territorio nazionale per ridurre la dipendenza estera.

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