Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) del Molise non è stato ancora ufficialmente approvato in maniera definitiva.

La Regione Molise è una delle poche in Italia che non dispone di un piano paesaggistico pienamente operativo, nonostante l’obbligo previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004).

Alcuni passaggi significativi includono:

  • 2006: Il Molise avvia i lavori per la redazione del Piano Paesaggistico Regionale in collaborazione con il Ministero della Cultura (MiBACT).
  • Anni successivi: Si susseguono studi, proposte e bozze, ma il processo rimane incompleto a causa di complessità tecniche, burocratiche e mancanza di risorse adeguate.
  • Oggi: In assenza del piano, la tutela paesaggistica è affidata alla Soprintendenza e agli strumenti urbanistici comunali, che spesso si traducono in sovrapposizioni e conflitti di competenze.

Perchè è così importante definire questo strumento?

L’assenza di un PPR approvato e operativo continua a essere un fattore di blocco per lo sviluppo del territorio, complicando interventi urbanistici, edilizi e infrastrutturali.

L’approvazione di un piano paesistico che definisca limiti chiari alle competenze della Soprintendenza è cruciale per diverse ragioni legate alla gestione del territorio, all’economia e alla tutela del patrimonio:

Chiarezza Normativa e Riduzione della Burocrazia

  • La mancanza di un piano paesistico regionale lascia ampio margine alla Soprintendenza per intervenire su progetti edilizi e infrastrutturali, “spesso” rallentando i processi autorizzativi.
  • Un piano paesistico stabilirebbe regole chiare e univoche, riducendo l’incertezza per cittadini, imprese e amministrazioni locali.

Equilibrio tra Tutela e Sviluppo

  • La Soprintendenza ha un ruolo fondamentale nella protezione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico, ma la sua discrezionalità può entrare in conflitto con esigenze di sviluppo economico e sociale.
  • Un piano paesistico ben progettato può bilanciare la necessità di conservazione con quella di promuovere la crescita, soprattutto nelle aree colpite da calamità naturali come il sisma del 2018.

Rilancio Post-Sisma e Incentivi come il Sismabonus

  • In assenza di un piano paesistico, molti interventi di ricostruzione post-sisma o di miglioramento sismico degli edifici possono essere bloccati per questioni legate a vincoli paesaggistici.
  • Un piano paesistico potrebbe semplificare e velocizzare l’accesso agli incentivi come il Sismabonus, incentivando gli investimenti e la sicurezza.

Valorizzazione del Patrimonio Locale

  • Un piano ben strutturato consente di mappare e valorizzare le risorse paesaggistiche e storiche, fornendo un quadro per interventi sostenibili e compatibili con il contesto locale.

Conformità con la Legislazione Nazionale

  • La legge italiana richiede alle regioni di dotarsi di un piano paesistico per la gestione integrata del territorio e per armonizzare i diversi interessi in gioco. L’assenza di tale strumento espone il Molise a una gestione frammentaria e potenzialmente inefficace.

Impatti Positivi di un Piano Paesistico

Un piano paesistico regionale potrebbe:

  • Aumentare la certezza e l’efficienza nelle procedure.
  • Ridurre i conflitti tra enti pubblici, come Regioni e Soprintendenze.
  • Fornire una visione di lungo termine per lo sviluppo sostenibile del territorio.

In sintesi, un piano paesistico rappresenta uno strumento necessario per modernizzare la gestione del territorio molisano, rendendola più equilibrata ed efficiente, soprattutto in un contesto post-sisma che richiede interventi tempestivi.